Quali vini bere nell’estate 2024? Ecco una selezione per tutti i gusti
Tra cene in compagnia e serate di divertimento, il vino è un compagno per ogni stagione. Per questa estate, suggeriamo qualche etichetta d’artista, bollicine rosè e rossi freschi
Quali vini bere per nell’estate 2024? Se ti sei fatto questa domanda, oppure semplicemente desideri qualche consiglio, ecco una selezione di vini che comprende etichette d’artista, bollicine rosè e rossi freschi, perfetti per la convivialità estiva.
Dai profumi agrumati del Vermentino di Monteverro ai toni intensi e fruttati del Verruzzo, passando per la complessità aromatica del Bocara di Cavazza e l’eleganza del Tai Rosso. Non mancano le sorprese lombarde con il Camarà, lo Chardonnay in purezza della Tenuta Mazzolino, il luminoso Blanc con etichetta firmata Pablo Atchugarry e l’elegante Cruasè, una bollicina rosè raffinata. Infine, il Valpolicella Lucchine.
Sommario:
Monteverro (Toscana)
Della cantina Monteverro, vi suggeriamo un rosso verace e un bianco autoctono, entrambi con etichette d’artista.
Vermentino 2023
Per l’aperitivo ma anche per accompagnare un caciucco o una zuppa di pesce, la scelta giusta è il Vermentino Monteverro, annata 2023. È un vino capace di conquistare il palato grazie ai toni agrumati e freschi, secco e leggermente sapido in chiusura, dalle note minerali e fruttate, tra cui pera e pesca bianca, insieme a un leggero sentore di lime. Al tramonto, ovunque vi troviate vi farà sognare una spiaggia, un soffio caldo sul viso, vi strapperà un sorriso.
Verruzzo 2022
Il contraltare cromatico è il Verruzzo 2022, giovane e intenso, virgulto enoico, elegante e potente nella sua esuberanza, ha il carattere del piccolo cinghiale da cui prende il nome. Ricco di aromi e di eleganza italiana, dal color ciliegia intenso, con note esplosive di frutta fresca, ciliegia e cassis, sentori di sottobosco e menta piperita ne fanno l’abbinamento perfetto con piatti di carne, pasta al ragù e secondi. Ma nulla vieta di sorseggiarlo da solo, a occhi chiusi, immergendosi nella natura selvatica della maremma autentica, piena di profumi e suggestioni ancestrali.
Entrambi, inoltre, dall’alto della loro giovinezza vantano anche un look fresco, che cattura immediatamente l’attenzione: dell’etichetta, infatti, spicca l’opera “Apollo Resisti!” di Davide Dormino, artista viterbese, docente al Rufa. L’opera originale è una scultura in bronzo, che si rifà al Colosso di Rodi, di cui Dormino ritrae solo la parte inferiore, le due gambe che formano un triangolo che rappresenta la terra e, al tempo stesso, la divinità.
Cavazza (Veneto, Colli Berici)
Un bianco vulcanico e un rosso
Bocara (Un bianco da colline vulcaniche)
Il Bocara è un Garganega in purezza, libera espressione delle colline vulcaniche della DOC Gambellara. Le uve, coltivate in terreni ricchi di minerali, conferiscono a questo vino freschezza e complessità aromatica. Dal brillante colore giallo paglierino, sfoggia un bouquet sensoriale che spazia dai fiori bianchi agli agrumi, con leggere note che ne esaltano la struttura. Fresco e vivace, con una persistenza che invita a sorseggiarne ancora, è davvero ideale nelle calde sere d’estate.
Tai Rosso
Il Tai Rosso, nome omen, è un vino rosso DOC dei Colli Berici che prende il nome dal vitigno autoctono, il Tocai Rosso. In queste colline le vigne affondano le loro radici tra terreni calcarei e argillosi, molto ricchi di ferro. Questo mix regala un bouquet delicato di profumi al naso e un’armonia di sapori al palato. Vanta un colore rosso rubino e aromi che ricordano i frutti di bosco, le spezie e le erbe aromatiche. Omaggia l’estate con la sua essenza elegante e raffinata e al sorso regala un finale lungo e appagante, perfetto per il relax estivo.
Tenuta Mazzolino (Lombardia)
Camarà, la bottiglia che finisce in 10 minuti, il Blanc d’artista firmato Atchugarry e il Cruasè, elegante bollicina rosè
Camarà
“La bottiglia che finisce in 10 minuti”, ideali in riva al mare o per un pic-nic di campagna, ecco Camarà, Chardonnay in purezza, fresco, armonico, dalle grandi bevibilità e sapidità. Al naso dominano sentori fruttati, quasi aromatici – salvia, erba limoncella, pompelmo, mela golden -. Al palato regala sentori fruttato-agrumati ben supportati da acidità e sapidità che donano forza e lunghezza al sorso. Il finale è limpido, di media persistenza come si conviene a un bianco giovane e di annata. Perfetto in abbinamento a Canapès leggeri ed estivi, carpacci di pesce a carne bianca, coquillages, primi piatti con verdure di stagione.
Blanc
Il Blanc elegante e morbido, recentemente insignito del premio Slow Wine per la sua luminosità eccezionale, trama cristallina, un uso del legno magistrale e bocca sussurrata, tanto da essere annoverabile tra i più grandi bianchi italiani. Nell’annata 2022 – ora in commercio – ha un’etichetta d’artista firmata Pablo Atchugarry: colori caldi, linee morbide che danno vita a un pattern inedito, perfetta interpretazione cromatica del Blanc 2022 che in cantina sintetizzano così: “Sole del mattino, gesso, burro salato, buccia di limone”. Il 2022 “è infatti il risultato di un’annata solare, che ci ha regalato un vino ricco, rinfrescato dalle solite note agrumate fresche e da tutta la finezza del gesso che c’è nei nostri suoli”
Cruasè
Il Cruasè di Tenuta Mazzolino è assolutamente perfetto per assolvere questo compito. Elegante ed esclusivo, il cui nome nasce dalla crasi di cru e Rosé, e regala lessicalmente un’aura ricercata a questo spumante intenso, ricco e fruttato, ottenuto da Pinot Nero con Metodo Classico e affinamento sui lieviti per 44 mesi. Intensi sono sentori di frutta rossa, agrumi, fiori e pane tostato si integrano in un sorso ricco, succoso, morbido e vivace, di buona freschezza. Viene definito il vino del gesso, perché le vigne da cui prende vita crescono proprio su un terreno di marna calcarea substrato gessoso. La sua tendenza al delicato equilibrio e il gusto fruttato e le sue sfumature di rosa antico, delicato ma ricco di personalità
Tedeschi
Un Valpolicella d’annata da servire fresco
Lucchine
Non c’è niente di meglio della freschezza tipica del Valpolicella d’annata, perfettamente incarnata dal Lucchine di Tedeschi, un rosso fresco e fruttato: deve la sua straordinaria spontaneità alla presenza di ghiaie e ai terreni di origine alluvionale, che ne esaltano le caratteristiche organolettiche. Il territorio da cui prende vita – la Valpolicella appunto – è conosciuto in tutto il mondo per i suoi vini di alta qualità: beneficia di un clima temperato e di una varietà di suoli, che vanno dai terreni calcarei ai sedimenti alluvionali. Il Lucchine di Tedeschi riflette appieno l’essenza di questa terra: un vino giovane, dinamico e vibrante, che racchiude l’energia e la freschezza della zona in cui nasce. È perfetto per accompagnare piatti leggeri, antipasti e primi piatti, grazie alla sua vivace acidità e alle note fruttate che lo rendono estremamente versatile.